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Francesco Samui

Sistemati

Sistemati è la storia di tre ragazzi universitari che, come tanti, sognano di dare una svolta alla loro vita.

È la storia del loro viaggio: profondo, drammatico e sconvolgente.

Un viaggio che li cambierà per sempre.

In un modo totalmente diverso da quello che avevano immaginato.

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Lucio, Chiara e Matteo studiano Economia tra Milano e Firenze.

Si mantengono fuori sede con un lavoro part-time e, come molti ragazzi della loro età, sperano di trovare il modo di sistemarsi, con tanto ingegno e pochi sforzi.

Sono appassionati di gioco e così, durante un’estate lontana dagli esami e dalle lezioni, studiano un sistema alla roulette con cui dare una svolta alla loro vita.

Senza pensarci più di tanto e senza fare troppi programmi, partono quindi per un weekend di divertimento e di follia da trascorrere al casinò.

Vogliono provarci, vedere se quel sistema possa davvero funzionare.

Inaspettatamente, però, quel casinò non sarà per loro un punto di arrivo, ma solo l’inizio di un lungo cammino, fuori e dentro sé stessi.

Ciò che succederà durante il loro viaggio, soprattutto lontano dal tavolo da gioco, li costringerà a confrontarsi con situazioni complicate, che scuoteranno le loro relazioni, portandole oltre il limite.

Le persone che incontreranno, gli imprevisti e le loro stesse scelte cambieranno completamente i loro rapporti, il loro modo di guardarsi dentro e di guardare la vita.

E li costringeranno a mettersi in gioco, più di quanto avrebbero mai potuto prevedere.

About
About me
viaggiatore solitario

Mi chiamo Francesco Samui, ho 35 anni e lavoro come manager presso la sede italiana di una multinazionale.

Da sempre sono appassionato di letteratura e, quando mi manca l’aria, riprendo a respirare al ritmo dei caratteri battuti sulla tastiera.

Ho pubblicato da poco il mio primo libro, acquistabile in formato cartaceo o scaricabile in formato eBook ai link che trovi su questo sito.

Scrivo per passione, perché mi piace farlo.

E spero, scrivendo, di riuscire a trasmettere anche solo un piccolo pezzo di me stesso a chi mi legge.

Scrivere è un mezzo, uno strumento, una cura.

Scrivere non è mai un fine, ma sempre un inizio.

 

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Passiamo la vita a costruire l’immagine di noi stessi, dentro la nostra testa e dentro quella degli altri.

Fino al punto di diventare un’altra persona.

Fino al punto di non sapere più chi siamo veramente.

Quell’immagine vive nel mondo che abbiamo creato, guardando tutto dalla nostra prospettiva.

Qualcuno lo fa per paura.

Qualcuno lo fa per comodità.

Qualcuno lo fa e basta, perché lo fanno tutti.

Solo quando il mondo là fuori inizia a prenderci a pugni, ci accorgiamo che la vita sta correndo nella direzione opposta a quella dentro la nostra testa.

Allora, possiamo continuare a nasconderci dietro la nostra immagine, dentro la nostra mente.

Oppure possiamo uscire, e vivere davvero.

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Se ne hai voglia, lascia pure qui sotto il tuo commento.

Sei libero di parlare del mio libro oppure del tema che più ti interessa in questo momento, purché attinente alla letteratura o alla scrittura.

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